venerdì 27 marzo 2020

IL TAI CHI CHUAN E LE MALATTIE REUMATICHE

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BENVENUTO, 
TI ANDREBBE DI RACCONTARCI UN PO' CHI SEI E DI COSA TI OCCUPI?

Innanzitutto porgo un saluto a tutti i lettori e ringrazio per l’opportunità di parlare in questo spazio.

Mi chiamo Alessandro D’Oria e sono un insegnante di Tai Chi Chuan (o Taijiquan).
Cercherò di riassumere in poche righe un po’ della mia storia. Ho iniziato lo studio e la pratica delle discipline orientali ed arti marziali 31 anni fa. Ho avuto la fortuna di esplorare varie discipline e quasi sempre trovare generosi Maestri ed insegnanti delle stesse. Questo mi ha portato a capire l’importanza dello studio e della ricerca continua, al fine di un costante miglioramento di se stessi e della propria consapevolezza. Il 
Tai Chi Chuan e le arti interne cinesi sono state per me una folgorazione, un amore a prima vista. Racchiudevano tutto ciò che stavo cercando, pratica, cultura, introspezione, amore per la ricerca e il fascino dei segreti dell’essere umano.
La dedizione ed i sacrifici per studiare tali discipline mi ha portato all'insegnamento 15 anni fa.
Considero infatti l’insegnamento un passaggio fondamentale dello studio di ogni serio praticante.
Nel 2013 ho fondato l’A.s.d. Il Tempio del Tai Chi a Torino, un’associazione con lo scopo di divulgare tali discipline antiche e gli insegnamenti ricevuti (sempre in continuo divenire).
Escludendo alcune affermazioni in campo sportivo, ci sono delle tappe delle quali vado molto orgoglioso, sopratutto perché mi hanno dato la possibilità di portare il Tai Chi Chuan fuori dal mondo delle palestre e della comune pratica.
Dal 2014 al 2016 ha fatto parte del progetto Kids Kicking Cancer, prestando volontariato nel reparto di Oncologia Pediatrica del Ospedale Regina Margherita di Torino in qualità di Martial Art Therapist.
Nel 2014 ho elaborato ed iniziato il primo progetto privato di 
Tai Chi Chuan per persone affette da gravi disabilità motorie in Italia.  Tale percorso è ancora in essere con continui sviluppi nella pratica.
Successivamente, nel 2015 mi è stato chiesto di progettare e tenere un progetto di 
Tai Chi Chuan per persone affette da Sclerosi Multipla da una ONLUS dedicata alla causa.

A maggio 2017 sono stato invitato al 7th Annual ISNVD Scientific Meeting a Taormina (Italy) come relatore, per parlare dei benefici del Tai Chi Chuan sulle persone affette da Sclerosi Multipla.




CHE COS'È' IL TAI CHI CHUAN? 
NE ESISTONO DIVERSE VARIANTI?

Tai Chi Chuan (o Taijiquan) letteralmente significa “la boxe dell’estrema essenza”.
Quindi è indubbiamente un’arte marziale! Uno stile “interno” di quello che comunemente conosciamo come Kung Fu o Wushu (Arti marziali Cinesi).
Indipendentemente dalle odierne riletture, nasce per l’esigenza dell’uomo di difendersi.
Poi l’innegabile legame con la Medicina Tradizionale Cinese, i suoi profondi aspetti filosofici e una piccola dose di misticismo orientale l’hanno trasformato in una disciplina completa sotto tutti i punti di vista.
Ma c’è una frase che uso spesso che secondo me rappresenta bene il Tai Chi Chuan:

“Un misto di poesia e prestanza fisica, consapevolezza corporea e saggezza, la forma esoterica di un’idea antica che sfida ogni spiegazione tecnica”.

I movimenti lenti, l’attenzione per la postura, la respirazione e la rilassatezza muscolare rendono il Tai Chi Chuan difficile da immaginare in quanto Arte Marziale come comunemente intesa.
In questa disciplina non è fondamentale lo studio di quello che si può fare verso un avversario, ma quel che si può fare verso noi stessi. Il primo combattimento è quello verso la nostra salute, la nostra centratura e la nostra consapevolezza.
Infine aggiungerei che il Tai Chi Chuan non è l’arte per diventare un combattente, ma per “essere un guerriero”.
Ci sono diversi stili o “varianti” di Tai Chi Chuan, che prendono tendenzialmente il cognome di chi ne ha codificato le sequenze.

Tra i più diffusi: Yang, Chen, Sun, Wu e Wudang (che è il nome delle montagne cinesi dei monaci Taoisti).
Come accennato prima differiscono per posture, linee di movimento, sequenze e percorsi energetici…
ma sono tutte, se praticate con le giuste accortezze, ugualmente efficaci e salutari.



COME SAI, NELLE PATOLOGIE REUMATICHE, UNA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVO-RIABILITATIVE CHE VIENE MAGGIORMENTE CONSIGLIATO E' IL TAI CHI CHUAN: CHE COSA UNISCE IL TAI CHI CHUAN ALLE MALATTIE REUMATICHE? PERCHÉ È UTILE A LIVELLO RIABILITATIVO?

Partirei da un’analisi moderna.

Nel 2008 sono stati pubblicati due importanti studi dal Tufts-New England Medical Center di Boston e dal  Laboratorio di Biomeccanica Clinica e Riabilitazione dell’Università dell’Illinois a Chicago successivamente confermati anche da reumatologi dell’EULAR, l’European League Against Rheumatism.
Il Tai Chi Chuan è stato sperimentato in pazienti con artrite reumatoide o artrosi e ha dato ottimi risultati: la pratica assidua ha ridotto il dolore e la disabilità motoria dovuta alle malattie, migliorando pure l’umore dei pazienti. Definendolo un «farmaco» senza effetti collaterali, come scritto dagli autori sulle pagine della rivista Medicine and Sport Science.
La disciplina orientale sembra migliorare il controllo neuromuscolare aumentando allo stesso tempo equilibrio, velocità di movimento e forza muscolare grazie ad una pratica continua e controllata.
E come riportato dal direttore della Clinica Reumatologica del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Genova “L’attività di rieducazione al movimento deve essere assistita e specializzata, soprattutto in caso di malati fragili come i pazienti con artrite reumatoide. Poi, ben venga il Tai Chi Chuan: se ne può trarre sicuramente beneficio, soprattutto se lo si apprezza e si crede nelle sue qualità".
Personalmente, oltre i riferimenti scientifici (che sono innumerevoli oltre questi citati), ritengo che la pratica attenta alla postura, la ricerca di una “nuova” metodologia di movimento, dove i muscoli non vengono oltremodo stressati ma utilizzati nella loro rilassatezza ed elasticità possono riportare la gioia di muoversi consapevolmente con rinnovata energia.
Non escludiamo anche l’aspetto emotivo. Una ripresa della mobilità, riduzione del dolore e altri successi sopra citati migliorano evidentemente l’umore e lo stato d’animo che contribuiscono al miglioramento generale dello stato di salute.
S’intende che tutto questo deve essere seguito da insegnanti competenti e senza mai pretendere di sostituirsi ai controlli e supporti medici.



IL TAI CHI CHUAN POSSONO FARLO TUTTI? CI SONO DELLE RESTRIZIONI RIGUARDANTI L'ETÀ?

Assolutamente sì! E come si può evincere dalla mia breve introduzione biografica, non posso far altro che sottolinearlo e comprovarlo.
Per ciò che riguarda l’età… a mio parere l’unica restrizione sull'età è verso il basso.
È raro e difficile che un’adolescente possa appassionarsi ad una disciplina così apparentemente rilassante e con pratica lenta.
A parte tutto non ha controindicazioni, soprattutto perché se l’insegnante è realmente preparato può adattare il lavoro e la pratica in base alle caratteristiche del praticante.



UNA PERSONA CHE HA UNA PATOLOGIA REUMATICA E VUOLE APPROCCIARSI AL MONDO DEL TAI CHI CHUAN, DA COSA E COME PUÒ RICONOSCERE UN BUON MAESTRO?

Difficile risposta…

Ultimamente mi sono imbattuto in suggerimenti sulla scelta del maestro, che si basano sulla fisicità, oppure sullo stile praticato, se non sull'applicazione dei principi Classici del Tai Chi Chuan o altro ancora.
A parer mio un Maestro non va scelto!
Il Maestro capita quando sei pronto.
Il Maestro o insegnante di Tai Chi Chuan innanzitutto deve essere una persona sincera, consapevole dei propri limiti ed umile.
Una persona generosa ma allo stesso tempo capace di valutare quando e come dare consigli.
Se a tutto questo si aggiunge anche solo una discreta esperienza, allora è la persona giusta.
Seguite l’istinto nella scelta, non l’etichetta!
C’è poi un famoso detto “l’abito non fa il monaco”, non fatevi illudere da diplomi, video, divise sgargianti o atteggiamenti esageratamente orientaleggianti.
Ho avuto nel corso della mia esperienza la possibilità di constatare che i più grandi maestri di Tai Chi Chuan non portavano divise (ma t-shirt e scarpe da ginnastica), non pubblicavano video autoreferenziali o scrivevano curriculum stra bordanti di esperienze.
In primis erano persone! Proprio come quelle che si possono incontrare per caso, che senza dire o fare qualcosa di speciale vivono in armonia con ciò e chi li circonda.
Infine potrei aggiungere che alla luce delle ultime normative e delle evoluzioni professionali del ruolo degli insegnanti, soprattutto nel caso di particolari esigenze di tipo medico, io consiglierei di affidarsi ad un insegnante di professione. La maggior parte di chi divulga questa disciplina sono “competenti” insegnanti, ma part-time, appassionati esperti che si dedicano all'insegnamento. Poi ci sono i professionisti, ovvero coloro che fanno esclusivamente questo di lavoro ed investono tempo e denaro su aggiornamenti e formazione al fine di offrire una preparazione indiscutibile.
Personalmente, nel caso specifico di cui parliamo, mi permetterei di consigliare la seconda figura.



ORA CHE ABBIAMO APPURATO CHE IL TAI CHI CHUAN È UN OTTIMO "AMICO" DELLE MALATTIE REUMATICHE, C'È QUALCHE ALTRA PATOLOGIA CHE PUÒ AIUTARE? VIENE UTILIZZATO PER ALTRE MALATTIE?

Come già evidenziato prima, il Tai Chi Chuan può essere un ottimo supporto anche per le persone affette da Sclerosi Multipla e come riscoperta di un movimento consapevole per persone affette da disabilità motorie.
Questo con testimonianza diretta e personale, oltre che scientificamente riportata da alcune ricerche.
Le ricerche mediche hanno evidenziato che la pratica regolare del Tai Chi Chuan apporta evidenti miglioramenti nel controllo dell’equilibrio, nella flessibilità delle articolazioni e nelle performance del sistema cardiovascolare, tutti elementi che per le persone più anziane riducono il rischio di cadute e di ictus.
Il Tai Chi Chuan viene anche indicato per la riabilitazione di chi ha sofferto di attacchi di cuore e per le persone che soffrono di ipertensione, colesterolo alto, problemi all'apparato cardiovascolare, osteoartriti, dolori reumatici e articolari, morbo di Parkinson e malattia di Alzheimer.
Diverse ricerche indicano che la pratica del Tai Chi Chuan, se protratta per un po' di tempo, è in grado di ridurre il contenuto di colesterolo cattivo (LDL) e dei trigliceridi nel sangue.
Fra gli altri effetti benefici del Tai Chi Chuan a livello mentale e fisico sono da ricordare la riduzione dello stress, la normalizzazione del battito cardiaco, l'abbassamento della pressione sanguigna, il miglioramento delle difese immunitarie e la riduzione dei sintomi della sindrome da deficit di attenzione e iperattività.



UNA FRASE O UN PENSIERO CHE VUOI LASCIARE AI NOSTRI LETTORI?

Potrei usare una frase del Maestro Yoda in Star Wars: 


“Fare o non fare. Non c’è provare!”


Per quale motivo vi scrivo questo? Semplicemente perché nel momento in cui doveste iniziare a praticare e studiare il Tai Chi Chuan, i risultati arriveranno se vi impegnerete a fondo.
Iniziare la pratica con il pensiero “vediamo come va, poi decido…” è un modo sbagliato, creerà aspettative, a volte false che se non verranno raggiunte porteranno ad un’affrettata valutazione.

Quindi decidete, iniziate, impegnatevi senza aspettarvi niente e… riceverete tanto, non solo da questa meravigliosa disciplina, ma da voi stessi!








💗Grazie per essere stato così disponibile
 e d'ispirazione per tutti
🌱Luinil

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Di seguito, vi lascio i contatti del Maestro:



Sito internet dell'associazione ---> http://www.tempiotaichi.it/

Per ulteriori informazioni ---> info@tempiotaichi.it

Account Twitter, Facebook ed Instagram ---> @tempiotaichi




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