Questa piccola rubrica, "Pillole (di vite) reumatiche", racconterà di persone del tutto normali all'esterno, ma che combattono, convivono e aiutano ad affrontare le malattie reumatiche ogni giorno. Scopriremo brevi tratti delle vite di queste persone, attraverso le loro esperienze e i loro racconti, ed impareremo, grazie ai loro consigli, a conoscere e ad affrontare queste malattie.
BENVENUTA,
TI ANDREBBE DI RACCONTARCI UN PO' LA TUA STORIA?
Sono Laura, ho 36 anni e i primi sintomi sono cominciati
quando avevo all'incirca 19 anni.
Un giorno mi si bloccava un braccio, poi una gamba, poi la
schiena, dolori intestinali atroci ed infine ho smesso di dormire la notte. Mi
alzavo la mattina come se mi avessero bastonato per ore, totalmente priva di
energie e senza forze, intrappolata in un corpo che sembrava pieno di lividi
pur non essendolo.
Così, anche le più piccole attività richiedevano uno sforzo
titanico; sostenere gli esami universitari era una vera e propria maratona,
mesi di preparazione e settimane per riprendersi.
Fino a quando mia sorella, che presentava già da alcuni anni
gli stessi sintomi, ha insistito affinché facessi una visita specialistica. La
diagnosi, Fibromialgia, è stata confermata escludendo altre patologie e attraverso
l’individuazione dei tender points, punti che a seguito di una pressione
specifica effettuata manualmente dallo specialista evocano dolore nel paziente.
IN QUANTO TEMPO SEI ARRIVATA AD UNA DIAGNOSI?
COM'È' IL TUO RAPPORTO COL REUMATOLOGO
COM'È' IL TUO RAPPORTO COL REUMATOLOGO
Per la diagnosi ci sono voluti quasi due anni. Ho consultato
parecchi reumatologi e assunto per diverso tempo dei miorilassanti, ma gli
effetti collaterali superavano i benefici. Ad ora, non potendo assumere
farmaci, sono seguita con attenzione da un fisioterapista e da una
nutrizionista.
LA MALATTIA, COME TI HA CAMBIATO LA VITA?
Il dolore cronico ha rivoluzionato ogni mio progetto. Ma
penso che senza questo percorso non sarei la persona che sono adesso, non credo
avrei capito che il corpo ha dei tempi da rispettare e da ascoltare. La
Fibromialgia mi ha tolto tanto, ma mi ha donato la capacità di apprezzare, con un
sapore unico, ogni piccolo traguardo che riesco a raggiungere.
SO CHE MAGARI E' UNA DOMANDA STUPIDA,
MA ORA COME STAI?
In equilibrio. Il mio equilibrio che cerco di mantenere con
costanza, determinazione e se posso con ironia. Grazie anche al supporto dei
professionisti che mi seguono con attenzione.
LAVORI?
COM'È' IL TUO RAPPORTO PATOLOGIA-LAVORO?
Purtroppo non lavoro, nonostante i tanti anni di studio e
impegno. Non riuscendo a stare seduta a lungo, o in piedi per ore, il lavoro
diventa complesso da gestire e trovare.
HAI UNA PASSIONE O UN HOBBY CHE RIESCI A COLTIVARE NONOSTANTE LA MALATTIA?
Posso dire che è grazie al dolore cronico che è nata la
pagina Instagram “DaOggi”, con lo scopo di fornire informazioni ma anche di
fare un salto nella mia quotidianità.
CHE CONSIGLIO VUOI DARE A CHI STA AFFRONTANDO QUESTE MALATTIE?
Archiviate la frase: “ Non ho tempo per curarmi”
Ricordatevi
che non siete soli, cercate riferimenti nelle associazioni che si occupano di
Fibromialgia e non arrendetevi mai, anche se vi sentite dei navigatori senza
meta. Inoltre, parlate di ciò che state vivendo senza vergogna e timori, non
solo per diffondere conoscenza ma anche per fare capire il più possibile agli
altri ciò che affrontiamo tutti i giorni. Non dimenticatevi di circondarvi di
persone positive che vi comprendono e vi fanno stare bene.
UNA FRASE O UN PENSIERO CHE VUOI LASCIARE AI NOSTRI LETTORI?
Cominciate a prendervi cura del vostro corpo e della vostra
mente SUBITO dai primi sintomi. Prima arriva consapevolezza e accettazione che
attenzione non significa rassegnazione, prima troverete il vostro equilibrio.
Grazie mille per avermi fatto
condividere la mia storia sul tuo blog.
condividere la mia storia sul tuo blog.
💻Laura
💗Grazie a te per essere stata così disponibile
e d'ispirazione per tutti
🌱Luinil
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